Quanto durano le mestruazioni, se vogliamo essere davvero precisi?
Le mestruazioni, chiamate anche menarca, compaiono nelle donne intorno ai dodici anni, ma la fascia d’età che può essere presa in considerazione per la comparsa del ciclo è quella che va dai dieci fino ai quattordici anni.
Ci sono casi in cui però alcune ragazze possono avere il primo ciclo anche verso i sedici anni.
Ma le mestruazioni quanto durano nello specifico?
Tale fase della vita di una donna viene chiamata pubertà e si tratta nello specifico di quell’importante cambiamento in cui si inizia a produrre una variabile quantità di ormoni, considerati i principali responsabili dei cambiamenti che avvengono nel corpo delle donne.
Il fisico di ogni ragazza è così cresciuto ed è divenuto a tutti gli effetti quello di una donna adulta, in quanto è pronto per dare alla luce dei bambini.
Durante il ciclo mestruale, gli ormoni sessuali femminili, chiamati tecnicamente estrogeni, aumentano mentre le ovaie contribuiscono a far maturare un ovulo.
Una volta iniziato il loro sviluppo, riescono a produrre fino a venti follicoli, ma in realtà soltanto uno o al massimo due diventano a tutti gli effetti ovuli sviluppati per poter poi essere fecondati.
Naturalmente occorre precisare che, nei primi due anni dall’inizio del ciclo, le mestruazioni potrebbero non essere regolari in quanto il corpo deve ancora trovare la sua regolarità e il giusto equilibrio.
Durata delle mestruazioni
Quanto durano le mestruazioni?
Le mestruazioni di media durano quattro, cinque giorni, ma il periodo in cui sono presenti potrebbe accorciarsi o prolungarsi dai due fino ai sette giorni; questo meccanismo naturale tende infatti a variare da donna a donna.
In alcuni casi è possibile inoltre avere un flusso abbondante mentre in altri meno, ma in media le ragazze perdono tra i 34 e i 36 millilitri di sangue.
Quindi, se vuoi sapere quanto durano le mestruazioni, considera che le mestruazioni hanno così un vero e proprio ciclo di vita che in media dura ventotto giorni ma alcune donne possono averlo di trentacinque giorni oppure addirittura di ventidue giorni.
Le mestruazioni in questi casi torneranno così a presentarsi con più ritardo oppure con maggiore regolarità.
I cambiamenti nella portata e nella durata del ciclo possono essere determinati anche dall’assunzione della pillola anticoncezionale. Ecco perché alcuni si chiedono quanto durano le mestruazioni con la pillola.
Ma quanto tempo durano le mestruazioni esattamente?
Essendo il menarca piuttosto personale, per capire quando si ripresenterà effettivamente, potrebbe essere utile tenere un calendario in cui si potranno annotare anche le eventuali irregolarità o i cambiamenti.
Cosa fare quando si hanno le mestruazioni
Dopo, aver spiegato quanto durano le mestruazioni in media, passiamo adesso ad alcune informazioni utili, per sapere cosa fare in quei giorni.
Le mestruazioni arrivano ogni mese per espellere l’ovulo prodotto dal corpo delle ragazze proprio attraverso il sangue.
Alcune donne possono soffrire dei dolori mestruali così appositamente chiamati per indicare il fastidio che provano durante questo lasso di tempo.
È chiaro che ogni ragazza non è uguale all’altra, per tale motivo non è detto che tutte ne debbano soffrire, infatti non sempre avere il ciclo tende a fare male.
La stragrande maggioranza delle donne hanno però notato dolori durante il periodo delle mestruazioni almeno una volta nell’arco della loro vita.
In particolar modo si accusano con maggiore intensità i fastidi durante i primi due o tre giorni con crampi allo stomaco, dolore intorno alle cosce e sulla schiena.
Per avvertire meno male possibile è importante cambiare stile di vita oppure assumere dei comportamenti più corretti. In primis è fondamentale essere in salute ed in forma per l’intera durata del ciclo mestruale, in quanto mangiare cibo sano e fare attività fisica contribuiscono ad avvertire meno fastidio.
Degli esercizi leggeri oppure le tecniche di rilassamento come yoga, aromaterapia e agopuntura, sono in grado di apportare numerosi benefici.
Per il resto le donne non devono far altro che rimanere calme e rilassate in tale periodo, in quanto si tratta di un processo della vita che le accompagnerà regolarmente fino a circa i cinquant’anni d’età, anno che segna la fine della fertilità. Ecco quanto durano le mestruazioni nella vita.
La sindrome premestruale
La sindrome premestruale è una condizione che si manifesta in un arco di tempo compreso tra 7 e 10 giorni precedenti le mestruazioni.
È uno stato caratterizzato da vari sintomi, come ansia, irritabilità, depressione, edema, dolore al seno e cefalea.
Di solito questi sintomi si risolvono già alcune ore dopo l’inizio delle mestruazioni.
Si stima che una percentuale compresa tra il 20% e il 50% delle donne soffra di sindrome premestruale.
Non sono state individuate con sicurezza le cause che stanno alla base di questa condizione. Ci sono però alcuni fattori che possono contribuire a metterla in atto.
Intervengono infatti elementi di origine endocrina, fra cui le alterazioni dell’organismo e la risposta ad estrogeni e progesterone.
Inoltre si riscontra spesso fra le altre cause una carenza di serotonina e a volte anche carenze di alcuni sali minerali importanti, come magnesio e calcio.
Fra gli altri sintomi tipici della sindrome premestruale, oltre a quelli che abbiamo descritto precedentemente, si possono riscontrare anche un aumento di peso, senso di tensione nella zona pelvica e mal di schiena.
Il 5% delle donne soffre di una condizione ancora più fastidiosa, che si chiama in termini medici disturbo disforico premestruale.
In questi casi l’umore depresso, l’ansia, l’irritabilità e la labilità emotiva sono piuttosto intensi.
La sindrome premestruale è diagnosticata dal medico sulla base dei sintomi sia fisici che psicologici che vengono riferiti dalle donne che soffrono di questo disturbo.
Di solito il trattamento è molto difficile, però si è dimostrato utile un diverso approccio che mira ad unire più elementi.
Possono influire a beneficio il riposo e il sonno.
Inoltre si sono dimostrati importanti soprattutto contro la diminuzione dei sintomi più fastidiosi lo svolgimento di attività rilassanti e l’esercizio fisico.
Molto importante è curare anche la dieta, con strategie specifiche, come per esempio l’aumento delle proteine e la diminuzione degli zuccheri.
In alcuni casi può essere utile, sotto consiglio medico, intraprendere una terapia cognitivo-comportamentale oppure alcuni farmaci, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
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