In casa di tanto in tanto accadono degli imprevisti che è possibile risolvere con il fai da te. In generale questi tipi di riparazioni domestiche sono infatti costosi e incidono negativamente sull’economia familiare. Per questo motivo vale la pena agire in proprio mettendo a frutto conoscenze, abilità e sfruttando alcuni strumenti di uso comune, nonché adottare delle importanti precauzioni di sicurezza specie quando si tratta di intervenire su parti elettriche. In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco in sintesi alcune delle più piccole e comuni riparazioni da effettuare in casa, avendo a disposizione gli strumenti e gli attrezzi giusti (clicca qui per saperne di più).
Rimediare alle perdite idrauliche
Le perdite alle condotte idrauliche sono qualcosa da risolvere nell’immediato, soprattutto se non si vuole diffondere il problema ad altre zone della casa. Riparandole il prima possibile, si evitano tra l’altro eventuali danni agli apparecchi elettrici causati dall’umidità che si genera, nonché si riduce il rischio di scrostamento della vernice dal soffitto, dell’ossidazione di parti metalliche o di cortocircuiti.
Un piccolo lavoro come ad esempio cambiare una guarnizione al rubinetto del lavandino del bagno o del lavello della cucina, significa evitare di spendere un bel po’ di soldi per il lavoro eseguito da un professionista e farlo bene se si usano degli attrezzi adeguati.
Una chiave inglese serve in questo caso per rimuovere l’ugello filettato che si trova all’estremità del rubinetto e per accedere alla suddetta O-ring. L’occasione è tra l’altro quella buona per verificare anche se le condizioni dei filtri sono ottimali oppure se è necessario sostituirli.
Risolvere i guasti elettrici
I guasti elettrici sono molto comuni nelle case, e la situazione può verificarsi nel momento in cui i cavi iniziano improvvisamente a saltare senza capirne la ragione. Naturalmente, l’opzione migliore in questi casi è lasciare la riparazione nelle mani di professionisti, poiché qualsiasi altra alternativa potrebbe essere pericolosa.
Tuttavia, se si dispone di alcuni attrezzi e si hanno delle conoscenze medie nel settore, è possibile portare a buon fine l’operazione. Per fare alcuni esempi, se l’inconveniente si presenta su una presa e che risulta bruciata, il lavoro non è per nulla difficile. In questo caso basta abbassare la leva generale del contatore e smontarla dalla sua calettatura.
Fatto ciò, si provvede ad inserire i cavi che fuoriescono dalla parete nella stessa posizione sulla presa nuova. A lavoro terminato, si può di nuovo mettere quest’ultima nel suo alloggio e poi testarla dopo aver riattivato il contatore generale. Un cacciavite noto comunemente come cercafase, può in tal senso rivelarsi utile per verificare in anteprima se la presa bruciata deve essere effettivamente sostituita o se basta soltanto controllare il cablaggio.
Sbloccare le serrature degli infissi
Il cambio o la riparazione di una serratura è un’altra delle circostanze insolite che possono verificarsi per diversi motivi, tra cui quella di un possibile smarrimento delle chiavi (sostituzione) o di un blocco del cliché. Nel primo caso, la riparazione consiste nel far saltare con una fresa a pallina applicata al mandrino del trapano elettrico le viti senza spacco che tengono ancorata la serratura. Fatto ciò, si asporta tutto il corpo centrale e si inserisce quello nuovo assicurandosi che sia delle stesse dimensioni.
Se invece la serratura si è bloccata per la ruggine in quanto esposta alle intemperie o non usata da molto tempo, un ottimo modo per rimediare a tale inconveniente consiste nell’utilizzare un liquido disincrostante in formato spray e disponibile sia nei negozi di ferramenta che sui migliori store online. Sempre in riferimento al blocco della serratura, è importante sottolineare che un’altra tipologia di riparazione si può effettuare quando una chiave si è spezzata nel cliché. In questo caso basta smontare la mascherina di protezione e tentare con una pinzetta a punte sottili di tirare fuori la parte interessata. Se l’operazione non dovesse sortire l’effetto sperato, allora si procede come nel primo caso asportando cioè l’intero corpo dalla sua calettatura e liberare il cliché.