Si potrebbe pensare che in un’epoca come la nostra dominata da videogame di ogni tipo e app che rispondono a qualsiasi esigenza di intrattenimento, i giochi in scatola, quelli con tabelloni di cartone e pedine di plastica, legno o metallo, siano un retaggio del passato, ma in realtà possono contare su numerosi estimatori e non solo su dei nostalgici, sanno conquistare nel tempo sempre nuovi giocatori.
Quello dei giochi in scatola è un mondo in continua evoluzione, che sa rinnovarsi, senza però dimenticare da dove è nato e quali sono i suoi maggiori punti di forza.
Come ogni altro gioco, compresi i più moderni videogame, anche quelli in scatola, o giochi da tavolo, si possono distinguere in diverse categorie, con alcuni poi che possono anche far parte di più generi.
I board game, come li chiamano all’estero, sono ancora oggi, nonostante la concorrenza certo non manchi, una delle risorse di intrattenimento più importanti che permette di confrontarsi, nel mondo analogico, relazionandosi con amici e parenti.
Giocando con un bel gioco in scatola si può riscoprire il piacere di stare assieme, parlare, condividere un’esperienza e divertirsi in modo sano.
La storia dei giochi in scatola
I giochi da tavolo hanno origini più antiche di quanto si possa comunemente pensare. Esistevano già 7000 anni prima di cristo. Nel 4000 A.C. fecero la loro comparsa i dadi, ancora oggi elemento molto importante di molti di questi giochi, al quale è affidata la casualità di determinate azioni o dinamiche.
Gli archeologi hanno trovato elementi, come pietre dipinte, che fanno pensare a giochi da tavolo risalenti alla preistoria. Ci sono poi giochi antichissimi, che esistono, quasi invariati ancora oggi, come il Mahjong o il gioco dell’oca,
Il backgammon ha avuto origine nell’antica Persia oltre 5000 anni fa, antichi di migliaia di anni sono anche scacchi, Pachisi e Chaupar, originari dell’India. Go e Liubo sono invece originari della Cina e il Shax della Somalia. Sono tutti giochi antichi, che ancora oggi appassionano innumerevoli giocatori nel mondo.
Tra i giochi da tavolo moderni più famosi e diffusi, con innumerevoli varianti, c’è il Monopoly. Il Monopoly è un classico gioco in scatola creato da Elizabeth Magie all’inizio del XX secolo e che per generazioni ha insegnato a grandi e piccoli a gestire il denaro, capendo ad esempio la differenza tra guadagni attivi e passivi (o rendite).
RisiKo! è la variante italiana del gioco di strategia Risk. Ha fatto la sua comparsa nel 1968 e da allora è tra i giochi in scatola immancabili in una collezione di questo tipo di passatempi.
A giochi come Monopoly, RisiKo!, il Gioco dell’Oca e altri straordinari classici, si sono ispirati nel tempo migliaia di titoli, che negli ultimi anni hanno anche saputo fondere assieme con successo elementi analogici e digitali, così da andare maggiormente incontro a gusti, esigenze ed abitudini delle nuove generazioni.
Ultime tendenze dei giochi in scatola
Quali sono i nuovi trend in fatto di giochi in scatola, cosa dovremo aspettarci per il futuro e come questi giochi, apparentemente inossidabili sapranno sfidare i concorrenti digitali, sempre più presenti e agguerriti?
Uno dei trend, come anticipato, è quello di gettare dei ponti tra analogico e digitale, prevedendo ad esempio l’integrazione con QR code, app per la realtà aumentata e altre tecnologie che possono servire ad avvicinare i più piccoli a questi giochi.
La forza dei giochi in scatola è però la socialità, quindi molti nuovi titoli non si fanno influenzare troppo dai trend tecnologici e puntano piuttosto su dinamiche coinvolgenti, divertenti e possibilmente originali.
Una tendenza importante è quella della differenziazione, sempre più spesso non si producono più titoli adatti a tutti, ma specifici per fascia d’età e interessi. Molti sono i giochi, forse un po’ a sorpresa, pensati per gli adulti, che d’altra parte sono il target che poi li acquista e che forse più li apprezza.