Ci si può accorgere di un bambino iperattivo, se sei una mamma e il tuo piccolo sembra non terminare mai le sue energie.
Ebbene, ci si potrebbe trovare di fronte ad un caso di iperattività, che può essere un disturbo temporaneo o permanente.
Nella maggior parte dei casi, il fatto di essere un bambino iperattivo si tratta di una normale fase osservabile in qualsiasi bambino, per cui non c’è in alcun modo da preoccuparsi, tuttavia è bene conoscere alcune tecniche che devono essere messe in atto in questa situazione.
Questo è esattamente il punto topico di oggi, infatti andremo a parlare dell’iperattività e del bambino iperattivo, e di come ci si comporta con un bambino che manifesta questa condizione.
Sei interessato a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa particolare tematica?
Ottimo, allora non possiamo fare altro che consigliarti di continuare nella lettura del nostro articolo!
Le cause dell’iperattività
Non tutti gli esperti hanno una posizione univoca per quanto riguarda la definizione delle cause dell’iperattività.
Differenti studi hanno messo in luce che esisterebbe una certa familiarità nei casi di iperattività.
Proprio per questo alcuni ricercatori rintracciano delle cause genetiche.
Sono da prendere in considerazione anche gli aspetti neurofisiologici.
Ricerche compiute in America hanno dimostrato che nei soggetti iperattivi alcune specifiche aree del cervello hanno dimensioni più ridotte.
Le analisi in questione sono state condotte applicando la tac e la risonanza magnetica e hanno messo in luce che le aree cerebrali giungono ad una possibilità di normalizzazione attraverso un apposito trattamento del problema.
Determinati studi hanno preso in considerazione anche l’iperattività possa essere connessa anche a possibili deficit nell’azione e nella trasmissione di alcuni neurotrasmettitori, come la dopamina.
Ci sono poi anche i fattori ambientali, di cui bisognerebbe tenere conto, oltre alla familiarità e agli aspetti neurofisiologici.
Una parte delle ricerche si è orientata anche in questo senso.
Un ruolo importante, fra i fattori ambientali collegati all’iperattività, potrebbe essere rappresentato, per esempio dal numero delle ore trascorse dai bambini davanti alla televisione.
Si è visto che una quantità di ore eccessive dedicate a guardare la tv potrebbe incidere a sviluppare più incisivamente mancanza di attenzione e iperattività.
Naturalmente in questo caso non si parla di un’incidenza diretta, ma si fa riferimento ad uno dei possibili fattori che, insieme ad altri aspetti da valutare, potrebbero entrare in gioco.
Nel caso della tv come fattore ambientale incidente gli esperti hanno rivelato che non sarebbero tanto i contenuti ad influenzare i bambini, ma piuttosto lo scorrere veloce delle immagini sullo schermo.
Perché è importante trattare immediatamente i casi di iperattività?
Abbiamo già specificato che questa condizione di bambino iperattivo è nella maggior parte dei casi passeggera e non debilitante per il bambino: quando loro sono piccoli è normale che siano instancabili.
Tuttavia, nel caso in cui questa sembri non terminare, bisogna iniziare a trattarla a partire dalla famiglia al fine di poter ridurre al massimo l’insorgenza di ulteriori sintomi.
La vera e propria diagnosi di ADHD, ovvero disturbo da deficit di attenzione e iperattività, condizione che nel gergo comune è definita di bambino iperattivo, si effettua entro i 12 anni del bambino, dunque nel caso in cui oltre quell’età l’iperattività sembra non sparire c’è un vero e proprio rischio che si sia già evoluta in disturbo.
Da parte di uno specialista può essere indicato, se necessario, un trattamento farmacologico o una terapia comportale con obbiettivi a lungo termine.
In questi casi il trattamento dell’iperattività deve rientrare in un approccio integrato nel tempo.
I consigli pratici per i genitori per poter trattare un bambino iperattivo
I genitori sono molto spesso spaventati da queste condizioni, tuttavia occorre una grande forza di volontà per poter gestire la condizione in maniera ottimale anche per poter rendere il tutto meno traumatico per il bambino stesso.
Ecco quindi alcuni consigli che speriamo tanto possano risultare utili a tutti i genitori che si trovano di fronte a un bambino iperattivo:
Come comportarsi con un bambino iperattivo? Pazienza, una virtù che deve sempre esserci in un genitore, che sia di un bambino iperattivo o normale, che tuttavia occorre mantenere ancora più salda nei casi di iperattività.
Parola chiave, quindi, è nervi saldi, e affrontare tutti i momenti più intensi del bambino con calma e tranquillità senza mai farlo sentire in colpa per un disturbo che non ha chiesto di avere;
Ridurre al minimo le regole, e piuttosto spiegare nel dettaglio i motivi che portano il genitore a doverle istituire,al fine di far prendere una maggiore consapevolezza al bambino.
Capita molto spesso nei bambini che soffrono di ADHD di desiderare di infrangere le regole che vengono imposte, senza una motivazione apparente in quanto non ne comprendono la reale utilità ed efficace.
Mantenere al massimo l’attenzione,in quanto il bambino iperattivo potrebbe mettere in pericolo se stesso e chi ha di fronte in un momento di forte iperattività.
Talvolta il disturbo si presenta quando il piccolo non si trova a suo agio o non riesce a fare ciò che si era prefissato, dunque seguirlo in ogni passo lo aiuterà a non trovare nessun appiglio per poter manifestare il disturbo.
Quindi come calmare un bambino iperattivo? Utilizzare un linguaggio semplice ed efficace,senza mai colpevolizzare il bambino ed evitare incomprensioni che non sono positive per il piccolo.
Le conclusioni
Bambino iperattivo: cosa fare? Ti abbiamo già spiegato alcune strategie da adottare. Ed eccoci giunti al termine del nostro articolo alla conoscenza del disturbo dell’iperattività, che talvolta si può evolvere in ADHD.
La vera e propria diagnosi di ADHD, ovvero disturbo da deficit di attenzione e iperattività si effettua entro i 12 anni del bambino, dunque nel caso in cui oltre quell’età l’iperattività sembra non sparire c’è un vero e proprio rischio che si sia già evoluta in disturbo. Tutto ciò può portare anche ad un bambino iperattivo a scuola.
In questo caso ci teniamo a consigliarti di consultare un professionista al fine di poter trovare il miglior trattamento per il piccolo e ridurre tutti di un bambino iperattivo i sintomi che potrebbero essere di intralcio nella vita quotidiana.
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